
Gli occhi le si empirono di lacrime; tutti erano colpevoli e nessuno, ma ella era stanca di esaminare se stessa e gli altri; non voleva perdonare, non voleva condannare, la vita era quel che era, meglio accettarla che giudicarla, che la lasciassero in pace.
Italo Svevo, La Coscienza di Zeno
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