sabato 14 marzo 2009

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Words are spoken to be broken

1 commento:

pierperrone ha detto...

Le tue immagini sono splendide.

Degas. Al bar di Parigi. Davanti ad un verde bisogno di assenzio. Perduto nei ed a causa dei suoi sogni di artista.
L'immagine dei suoi desideri d'eterno prende forma nei panni della sua vicina. La sua Musa? La sua Afrodite? O la sua Modella? O solo una vicina di tavolo senza nome?
O è tutto un sogno, sono solo fantasmi che non possono essere riflessi dall'immagine nello specchio alle loro spalle?